Roccamandolfi, la patria dei briganti
Immerso nella natura della catena appenninica del Matese, Roccamandolfi si mostra solo poco prima dell’arrivo lasciando giusto lo spazio di una foto con le montagne alle spalle. Lo si raggiunge tramite strade tortuose ma, una volta raggiunto, può regalare tantissimo essendo ricco di peculiarità, tanto storico-culturali che naturalistiche.
La storia, in particolar modo, è da approfondire, essendo stato territorio nevralgico soprattutto nel periodo del brigantaggio tanto da prendere l’appellativo di “Patria dei briganti“.
Continuate la lettura e visitate i social per restare sempre aggiornati:
Cenni storici
Il paese, dominato da un castello medievale, anticamente sorgeva proprio in quella zona, chiamata Rocca Maginulfo. In tale castello si rifugiarono sia Ruggiero che Tommaso di Molise prima di essere distrutto dalle truppe di Federico II. Dominatori del feudo furono prima i Normanni e poi gli Angioini a cui seguirono varie famiglie fino al XVI secolo, quando l’intero feudo venne acquistato dalla famiglia Pignatelli.
Cosa vedere
Numerose sono le cose da vedere a Roccamandolfi. Detto già del castello medievale, restando lì nei pressi, quindi immersi nella natura incontaminata, possiamo ammirare ed attraversare il ponte tibetano…non per deboli di cuore!
In paese, invece, vi sono diversi monumenti; prima fra tutte la chiesa di San Giacomo Maggiore, al cui interno vi è un altare settecentesco ed una statua lignea realizzata dal Di Zinno. All’ingresso del paese, invece, la croce viaria del XV secolo, il museo del costume tipico, uno dei più belli della regione e un museo con presepi da tutto il mondo.
Sempre qui, la statua di un brigante, figura tipica del paese; e proprio all’ingresso del paese vi è il museo del brigantaggio con varie sale espositive ed una video in cui poter vedere un filmato in 3d davvero affascinante.
Da non dimenticare di ammirare è la natura con le numerose cascate (Cascata Rio, la principale) e, riguardo il Matese, è da precisare che la cima del Monte Miletto (2050 m s.l.m.) ricade proprio in territorio di Roccamandolfi. Da non dimenticare, infine, Campitello di Roccamandolfi, luogo perfetto per picnic ed escursioni, tanto in estate, quanto in inverno.
In ultimo, soprattutto per gli amanti dei panorami, è sempre bene ricordare che dalle vette del Matese si possono ammirare sia il mare Adriatico che il Tirreno con le rispettive isole.
Tradizioni e gastronomia
Di cose da fare in paese ve ne sono a bizzeffe. Eventi più importanti sono “Rocka in Musica“, evento musicale estivo, “la gnoccata” in occasione del Patrono, San Giacomo, il 25 luglio, la “Festa del Pastore“, la “sagra del cinghiale” e quelle della lumaca, con relativi piatti tradizionali da gustare.