Pezza de casce: una forma di parmigiano rotola tra i vicoli di Vinchiaturo
“J’è ceca!”
Questa è una delle frasi tipiche de la “Pezza de Casce“, tradizione davvero particolare di Vinchiaturo. Ed è anche la frase che più mi è rimasta impressa e fatto sorridere.
Ma parto dall’inizio: una forma di formaggio che rotola tra i vicoli di un paese?
Sì, è quanto accade annualmente a Vinchiaturo da ormai oltre cento anni. Una tradizione sentita tra la popolazione che, divisa in due squadre, tra sfottò, una bevuta e una risata, prevede una gara che consiste nel far rotolare una forma di parmigiano. La prima al traguardo, ovviamente, è la squadra vincitrice.
E la frase di apertura, “j’è ceca” (è cieca), si usa quando, dal punto di lancio, non è più visibile la forma di formaggio. Ed è utilizzata spesso, ad ogni minimo cambio di direzione della forma, anche come sfottò verso la squadra avversaria.
La tradizione de la “Pezza de Casce”
Questa gara ludico-gastronomica nasce oltre cento anni fa e viene riproposta annualmente dalla Pro Loco Vinchiaturo in una giornata del periodo di carnevale. Un evento in più da ricordare nel calendario delle tradizioni del carnevale molisano.
Due sono gli appuntamenti della giornata: la gara femminile con le squadre composte da sole donne, che si sfidano con una forma di parmigiano di circa 18kg e quella maschile, in cui la forma pesa circa 30 kg.
Lo svolgimento è il medesimo. Partendo nei pressi della chiesa parrocchiale di Santa Croce si fa rotolare, a turno, la forma di formaggio. Tra curve, gradini, risate e urla al grido di “Luàteve ca’ passa le casce!” si va avanti anche a colpi di contestazioni e duelli per accendere ancora di più la sfida tra i rossi e i verdi.
Quando poi, dopo un tiro, la pezza non è più visibile dal punto di lancio, la squadra avversaria scoppia in un fragoroso “j’è ceca!“. E giù di nuovo contestazioni, con l’arbitro che ha un gran da fare ad ogni lancio.
Il percorso, dopo essere tornato sui suoi passi, termina davanti casa Jacampo, “il castello di Vinchiaturo“. Qui, con un ultimo sforzo, si deve posizionare la pezza su un’antica basola in pietra pronunciando la frase “A la ‘n ‘tutta!” col significato di “È tutta qui!“.
Alla squadra vincitrice, neanche a dirlo, va la forma di parmigiano, da dividere con gli altri partecipanti e la popolazione intervenuta ad una manifestazione davvero particolare e tanto simpatica.
Insomma, una di quelle tradizioni che non bastano foto o parole per descriverla; come sempre bisogna viverle!
Ah, per chi volesse, la manifestazione é aperta a tutti. Pronti a mettervi in gioco?