Campochiaro: storia e natura con un pizzico di origano
Campochiaro, così disteso ai piedi della catena appenninica del Matese, consente camminate nella storia e nella natura incontaminata condite da un pizzico di origano. Campochiaro, infatti, è noto anche per essere “il paese dell’origano“.
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Cenni storici
Partiamo dal nome: Campochiaro. Più chiaro di così… Sta proprio ad indicare il territorio pianeggiante su cui sorge il paese e la sua posizione ideale rispetto al sole che lo colpisce in pieno. Anche lo stemma comunale ne riprende il significato, essendo questo rappresentato da tre monti illuminati dal sole. Varie furono le dominazioni, tra le più importanti sicuramente quella sannita seguita dai longobardi; nel medioevo, invece, arrivarono i cavalieri bulgari inviati dal Re Grimoaldo per far ripopolare il territorio.
Cosa vedere
Caratteristica principale del paese è la torre circolare (angioina) di epoca medievale che lo domina, elemento che riporta al periodo in cui vi era anche una cinta muraria che contava ben nove torri costruita attorno al paese che, in origine, aveva pianta pentagonale. All’interno del paese sono da ammirare la chiesa di Santa Maria Assunta in cui è conservata una statua lignea del Di Zinno e la Fontana urbica, quest’ultima ricostruita dopo il terribile terremoto del 1805.
Fuori dall’abitato, in località Civitella, è da visitare il sito archeologico in cui è stato rinvenuto in santuario italico dedicato ad Ercole risalente al IV secolo a.C. Non si può, poi, non menzionare la natura. Campochiaro, infatti, insieme a Guardiaregia, ospita l’Oasi WWF istituita nel 1997. In questo territorio sono da menzionare, oltre alle specie di flora e fauna, anche due grotte, ma per meglio dire due abissi, tra le più profonde d’Italia: Pozzo della neve (-1050 m) e Cul di Bove (-913 m) (per approfondire: Grotte del Matese: emozioni sotto terra).
Per gli amanti dello sport e della montagna impossibile non menzionare i tanti percorsi che si diramano dal paese nell’Oasi WWF perfetti per trekking, mtb e, in inverno, ciaspolate.
Tradizioni e gastronomia
Tra le feste principali del paese vi sono certamente quella patronale, San Marco, il 25 aprile, la Festa della Madonnella e la Sagra dell’Origano. Tra i piatti tipici da assaggiare, invece, le castagne al miele, le “sagne e fasciuoli” e le lumache con la bietola.