Duronia, posto nel cuore del Sannio e su una formazione rocciosa a 918 m s.l.m., è caratterizzato da tre spuntoni rocciosi al di fuori del paese. Presenta il centro abitato che conserva, nel nucleo più antico, caratteristiche prettamente medievali.

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Cenni storici

Anticamente denominata Civitavecchia, di essa parla Livio nel X libro dicendo che fu espugnata dal console romano Papiro Cursore nel 293 a.C. Tale tesi è provata dai resti archeologici trovati in zona come tombe ed iscrizioni su lapidi. Il paese fu feudo di vari signori come i Filangiero, i Marra e i d’Alessandro di Pescolanciano.

Cosa vedere

Nel centro abitato sono ancora visibili le strutture del castello medioevale, con accanto la Chiesa di San Nicola. Ancora nel centro abitato si trova una croce in pietra la cui datazione potrebbe risalire al secolo XV, in analogia a quella di Civitanova del Sannio.

Da vedere la chiesa di San Nicola ad una sola navata, con la statua dell’Immacolata e la cascina appartenuta di duca di Pescolanciano. Per gli appassionati di scienza merita una visita il Museo Geofisico INGV.

La popolazione è oramai ridotta a poche centinaia di abitanti con l’emigrazione che si è fatta notevolmente sentire ad inizio ‘900. Da ricordare che molti emigrarono negli U.S.A. e, di questi, tantissimi si trovavano a lavorare nella miniera di Monongah. Qui, il 6 dicembre 1907, si verificò il più grave disastro minerario della storia degli Stati Uniti d’America e dove persero la vita ben trentasei duroniesi. In paese si trova un monumento ai caduti in quella sciagura.

Non solo il borgo però. Da loc. San Tommaso, nella parte nord del paese, si può godere di un panorama a 360° sul Molise. A sud invece, poco fuori l’abitato, uno dei simboli del paese, il cosiddetto “Gigante“, una roccia che, vista dalla giusta angolazione, assume le forme di un viso umano.

Il Gigante fa parte di alcune creste rocciose che formano il massiccio della “Civita“. Questo nome dovrebbe far subito pensare ad antichi abitati. Ed infatti, in tutta l’area, sono presenti tracce di occupazione sannita e medievale.

Tante sono le storie riguardo il Gigante. Tra queste quella di un custode di Madre Terra, che non solo invita all’osservazione di magnifici panorami, ma anche alla meditazione, così posizionato con lo sguardo verso l’alto. Su proposta di Italia Nostra Campobasso, inoltre, è stato istituito Monumento naturale regionale nel 2019.

Tradizioni e gastronomia

Sui tratturi nei dintorni sono ancora visibili i resti di rocche sannitiche, che esercitano un grande fascino sui visitatori. A ricordo delle spedizioni stagionali della transumanza si organizzano, ogni anno, passeggiate sui percorsi tratturali.

Tra le tradizioni sono caratteristiche la festa del patrono San Rocco (16 agosto), e la fiera dell’Incoronata (ultimo sabato di aprile). Il 16 agosto hanno luogo le sagre “della pasta e fagioli” e dello “Scattone”. Il giorno 18 agosto viene festeggiata Santa Maria del Vasto presso l’omonima frazione.

Piatto tipico di Duronia sono le “laganelle”, tagliatelle fatte in casa con pasta all’uovo e lo “squattone“, pasta con il vino.

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