Le tradizioni, insieme a luoghi e storie, aiutano a scoprire la storia di un popolo. Tra queste c’è anche quella degli abiti tradizionali, principalmente femminili, i quali servivano non solo a coprirsi e ripararsi, ma anche a raccontare tanto del luogo, famiglia e della persona. È con la voglia di tramandare questi abiti, che è nato a Campobasso il MUVES – museo delle vestimenta.

Il museo ha lo scopo di dare dignità scientifica ai costumi tradizionali molisani, per troppo tempo associati al folklore da quattro soldi. I costumi rientrano in quella scienza che si chiama etnografia, una materia nobilissima che si studia nelle università.
I costumi popolari rappresentano l’anima e l’identità di un popolo e meritano il massimo rispetto e considerazione. Questo è l’obbiettivo principale del museo che verrà portato avanti promuovendo una seria di iniziative ed attività per una sempre maggiore conoscenza e valorizzazione.

Il Museo

Il MUVES – Museo delle vestimenta è stato inaugurato il 7 giugno 2025. Ha sede presso la villa della famiglia Scasserra situata a Campobasso alla Strada vicinale del convento n. 130. Il museo ospita la prestigiosa Collezione Scasserra, una delle raccolte etnografiche più importanti d’Italia, riconosciuta dal Ministero della Cultura come “bene di notevole interesse culturale” e sottoposta a vincolo di tutela dalla Soprintendenza del Molise.

Il viaggio del turista che arriva al MUVES inizia nel sontuoso salone d’ingresso con la spiegazione del ciclo pittorico che ha come oggetto la vestizione della sposa molisana, che preannuncia quello che è il tema principale di tutta l’esposizione museale del piano superiore.

Al primo piano, infatti, si trova la collezione vera e propria. Abiti, camicie, giacche, maniche e gonne sono solo l’inizio di un viaggio lungo e profondo nella cultura molisana. Gioielli e altri ornamenti raccontavano tanto delle persone che li indossavano, rendendo ogni donna distinguibile e riconoscibile.

I costumi molisani sono considerati dagli esperti tra i più interessanti ed antichi d’Italia. Diversi da paese in paese si caratterizzano ognuno per una serie di elementi distintivi. Primo fra tutti i copricapi detti “mappe”, il cui colore varia in base allo stato civile di chi le indossa.

Progetti attuali e futuri del MUVES

Il Muves ha iniziato la sua attività a vele spiegate. Solo dopo un mese dall’apertura (giugno 2025) ha attraversato l’oceano per sbarcare all’esposizione universale di Osaka, in occasione della settimana italiana dedicata al Molise. Una vetrina internazionale di grande respiro che ha avuto ottimi riscontri in termini di presenze di visitatori. A tale proposito, il museo si è classificato fra i luoghi di cultura più gettonati dell’estate molisana del 2025. L’agenda del MUVES è ricca. In programma convegni, eventi, rievocazioni, laboratori, ecc.

Antonio Scasserra e la passione per gli abiti tradizionali

In ultimo conosciamo il fondatore del museo, nonché studioso degli abiti tradizionali e proprietario della collezione.

Antonio Scasserra nasce nel 1980 a Roccamandolfi, nel cuore del Matese, in cui all’epoca le donne più anziane vestivano ancora quotidianamente in costume. Si può dire quindi che nasce proprio in mezzo ai costumi. Il ritrovamento fortuito da parte della madre di un’antica foto Trombetta sul cesto della spazzatura corrisponde per Antonio alla folgorazione di San Paolo sulla via di Damasco. La foto immortalava due donne di Roccamandolfi in costume ottocentesco, molto diversi da quelli che vedeva indossati dalle persone anziane del suo paese. La curiosità suscitata da questo confronto porta Antonio a iniziare le ricerche in loco e acquisire una quantità di materiale tale da organizzare nell’estate del 1998 (a soli 18 anni) una mostra sul costume tradizionale di Roccamandolfi tra ‘800 e ‘900.

Antonio Scasserra ha dedicato la sua esistenza alla ricerca e allo studio dei costumi tradizionali del Molise. Da quando aveva sedici anni è stato accolto sotto la guida autorevole di Ada Trombetta che lo ha accompagnato fino all’università indicandogli la strada da percorrere. Laureato e specializzato in Beni Culturali ha prodotto due tesi di laurea sui costumi dell’area del Matese e sull’oreficeria popolare molisana. Innumerevoli i convegni con relazioni scientifiche a cui ha partecipato.

La nascita della collezione

Nel corso degli studi universitari, battendo a tappeto le case dei vari paesi dell’area del Matese, Scasserra, oltre all’acquisizione di notizie tramite interviste, acquista anche costumi e gioielli antichi dando vita alla collezione. Dopo le tesi di laurea allarga il suo campo di indagine anche a tutti i paesi del Molise. Nel giro di circa venti anni acquista tanto di quel materiale da costituire una raccolta etnografica di immenso valore.

Da qui, il passo per la realizzazione di un museo, per difficile che sia, è la naturale conseguenza…

Contatti MUVES

Il MUVES lo trovate a Campobasso alla Strada vicinale del convento n. 130.

Di seguito i contatti:

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