Santa Maria del Molise: dai panorami alle bellezze sotto terra
Piccolo paese nel cuore del Molise (manco a dirlo, basta leggere il nome) presenta la parte nuova a valle e quella storica nella zona più alta, lì dove sorge la frazione di Sant’Angelo in Grotte. Questo, borgo montano di origine medievale, è arroccato sul fianco di una montagna rocciosa di fronte al Matese. L’abitato si distribuisce, poi, anche in altre località e frazioni: Cagnacci, Pagliarelle, Pizzillitti e San Pietro in Vincoli.
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Cenni storici
Sorto in epoca sannitica nella parte più alta, il paese pare si sviluppasse attorno ad una chiesa dedicata a Sant’Angelo. In seguito fu ristrutturato dai longobardi nel VI sec. d.C. che edificarono anche il castello, di cui purtroppo oggi non resta traccia. La frazione di Sant’Angelo in Grotte divenne, così, un vero e proprio centro affidato ad un feudatario. Il nome trae origine dal Santo ma anche dalla nobile famiglia dei Santangelo. Solo nel ‘900 (1958) la sede municipale fu trasferita nuovamente a Santa Maria del Molise.
Cosa vedere
All’arrivo in paese si viene accolti dal Parco dei Mulini, zona verde e con una caratteristica cascatella. Nel paese vero e proprio, invece, vi è da visitare la chiesa che porta lo stesso nome, quella di Santa Maria del Molise.
Attrazioni di notevole pregio vi sono anche nelle frazioni, la più importante delle quali è, come detto, Sant’Angelo in Grotte. Qui si trova la cripta, posizionata al di sotto della chiesa di San Pietro in Vinculis, dove vi sono vari affreschi del XIV secolo raffiguranti le sette opere della Misericorda e un antico altare in pietra. All’ingresso della frazione, invece, vi è la suggestiva grotta di San Michele. Secondo la leggenda il Santo aveva scelto tale luogo come sua dimora ma il Signore lo aveva assegnato ad un altro luogo sito in Puglia. L’angelo aveva così scavato una galleria sotterranea nella montagna e, giunto presso un precipizio, si lanciò nel vuoto e si diresse verso il Gargano.
Ancora fuori dal paese sono ancora visibili i ruderi di una villa romana.
Sempre a Sant’Angelo in Grotte, inoltre, sono da vedere la croce viaria del 1537 e una delle antiche abitazioni con i tetti in pietra, le “liscie”, ormai rarissime testimonianze del passato.
Tradizioni
Tradizione più sentita è, neanche a dirlo, la festa in onore di San Michele. Si svolge ogni anno l’11 e il 12 maggio. Alle giornate di festa, con riti religiosi, si uniscono concerti, esibizioni e i caratteristici fuochi d’artificio la sera dell’11 maggio.