Santa Maria delle Grotte, gioiello nascosto ricco di meraviglie
Durante un trekking, ormai qualche anno fa, nell’alta valle del Volturno ho avuto modo di scoprire un luogo di cui mai avevo sentito neanche parlare: il santuario di Santa Maria delle Grotte, poco fuori il paese di Rocchetta a Volturno.
Impossibile non approfondire la conoscenza di un sito che lascia letteralmente a bocca aperta, soprattutto una volta entrati e che conferma l’enorme presenza di siti di notevole interesse anche in comuni all’apparenza piccoli e con poco da mostrare.
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Santuario Santa Maria delle Grotte
Il Santuario sorge a due chilometri dall’abitato, in una valle raggiungibile attraverso la vecchia strada che conduce a Scapoli, incastonato nella roccia in posizione isolata.
Lungo il tracciato, anticamente frequentato da viandanti e da pellegrini diretti all’Abbazia di Montecassino e a quella di San Vincenzo a Volturno, sorge questo Santuario fatto edificare dagli abati di San Vincenzo.
Presso di esso sostavano per riprendersi dal tragitto, accolti dall’immagine di San Cristoforo, protettore dei viandanti, un tempo dipinta sulla facciata; ad oggi, in seguito ai lavori di ingrandimento, tale immagine si trova all’interno sul muro centrale.
L’intitolazione dell’edificio alla Vergine risale al XIII secolo, quando vi fu collocata un’effige della Madonna con il Bambino; il toponimo “delle Grotte”, invece, deriva dall’origine di Chiesa rupestre.
Struttura
Di architettura Benedettina, tra il XIII e il XIV secolo il Santuario, a cui viene affiancato un monastero, rappresenta un complesso di importanza religiosa assai rilevante.
Costruito in stile romanico è caratterizzato da una pianta asimmetrica che deve il suo andamento irregolare alla presenza di una parete rocciosa. Interessante, infatti, è l’impianto architettonico che, a due navate, si addossa a tale parete diventando questo l’asse principale su cui è stata edificata la chiesa.
La facciata principale è caratterizzata da un portale romanico in alabastro Volturnense, definito da colonnine poligonali; queste sono sormontate da un arco a tutto sesto e da un architrave scolpito con lunetta decorata ad affresco. Due monofore strombate, collocate a destra del portale, rappresentano l’unica fonte di luce naturale della Chiesa.
L’interno presenta un’imponente arco acuto che mette in comunicazione le due navate, quella minore ricavata nella roccia e quella maggiore; quest’ultima è dotata di un meraviglioso presbitero, con arco gotico e volta a crociera.
Il pavimento in cristallo mette in risalto una fornace medievale, realizzata in epoca anteriore al Santuario.
Di notevole risalto sono gli affreschi, riportati alla luce da un restauro ottocentesco, che possono essere divisi in tre gruppi:
- nella navata minore, di stile bizantino, affreschi rupestri e murali con scene della vita di Cristo, datati tra la fine del XIII e l’inizio del XIV secolo;
- nella navata centrale, risalenti all’inizio del XIV secolo, affreschi che rappresentano figure di santi;
- nel presbiterio e nella cappella laterale vi è un ciclo di pitture quattrocentesco ispirato alla Vergine Maria;
Alcuni affreschi, particolarità, sono stati realizzati direttamente sulla roccia. Nella chiesa parrocchiale è tuttora conservato il gruppo scultoreo del XIII secolo della Madonna con il Bambino.
Curiosità
Cara agli abitanti della zona è la leggenda da cui è nata la denominazione “delle Grotte” che narra di un mandriano alla ricerca disperata di una vacca smarrita. La ritrovò, inaspettatamente, ai piedi di questo simulacro che giaceva, ignorato da tutti, in una delle grotte naturali dove fu in seguito eretta la Chiesa.
All’esterno vi è anche un passaggio molto caratteristico tra due rocce con una pietra giusto al centro che sembra sia lì lì per cadere.
Ricorrenze religiose
Ancora oggi, nella ricorrenza del lunedì in Albis e del 22 agosto, il Santuario è meta di numerosi pellegrini e devoti provenienti, anche a piedi, da Rocchetta a Volturno e dai paesi vicini, nonché di numerosi fedeli montaquilani che, con un suggestivo rito, coronano di fiori la Madonna.
Da menzionare è il pellegrinaggio del numeroso gruppo di Rocchetta a Volturno che, la sera del 18 agosto, partendo a piedi da Rocchetta Alta, raggiuge la Madonna di Canneto, Santuario di Settefrati (FR); il pomeriggio del 21 ritorna in paese per dare inizio ai festeggiamenti in onore della Madonna delle Grotte, protettrice di Rocchetta a Volturno.