L’aurora boreale, uno degli spettacoli più incredibili che madre natura riesce a regalarci. Solitamente relegata alle regioni artiche, qualche volta si fa ammirare anche a latitudini più basse.

Nello specifico dell’Italia, aurore se ne sono registrate diverse nei secoli passati, anche se quasi sempre localizzate nel nord della penisola, se non addirittura limitate al solo arco alpino. È capitato, però, anche di vederne da zone ben più a sud della Penisola, come negli eventi straordinari del 1582 e del 1848.

Nel 2024 però, il sole, responsabile delle aurore, con la sua forte attività ha deciso di far godere della vista dell’aurora boreale un numero ancora maggiore di persone facendole avvistare, seppur debolmente, fin dal sud Italia. E sono stati ben tre gli episodi. In un singolo anno! A maggio, ad ottobre e tra 31 dicembre e 1 gennaio 2025.

Ed è in quest’ultima occasione che sono riuscito a catturare uno dei fenomeni più affascinanti, quello per il quale migliaia di persone, ogni anno, visitano le regioni del nord Europa per vivere un’esperienza fantastica.

Era il tardo pomeriggio del 1 gennaio e mi trovavo sul tratturo Lucera-Castel di Sangro in territorio di Ripalimosani. Più precisamente in loc. Le Quercigliole, non distante dalla chiesa della Madonna della Neve. Ero lì per fotografare alcune costellazioni quando, riguardando una foto, noto un bagliore rosso. Assicuratomi non fosse una luce di una casa o qualcuno che ancora stava festeggiando il capodanno, continuo a scattare. Talmente ero incredulo che l’emozione l’ho provata solo diverse ore più tardi. Sul momento pensavo solo a scattare e godermi lo spettacolo che, seppur debole, si percepiva distintamente sapendo dove guardare.

Insomma, il modo perfetto per iniziare l’anno per una persona, appassionata di stelle, che da anni cerca di promuovere il turismo astronomico (o astroturismo) nella sua regione.

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