Un’unica salita, la maestosità degli alberi tutt’intorno, qualche scorcio panoramico tra tronchi e alberi e, alla fine, eccola lì, la croce sulla vetta di Monte Campo. È così che si sviluppa l’ascesa sulla cima più alta del territorio di Capracotta, la Regina delle Nevi, il secondo paese più alto dell’Appennino con i suoi 1421 m s.l.m.

Il percorso, nonostante i circa 300 m di dislivello, è agevole, su un sentiero largo e ben tenuto, ma le sensazioni non possono essere descritte con una singola frase. Profumi e suoni tipici della montagna, infatti, avvolgono chi voglia cimentarsi in questa ascesa. Si cammina tra alberi maestosi e nella natura, in generale, al massimo del suo splendore. Si cammina, però, anche nella storia, essendo questo uno dei territori dove si stabilirono i Sanniti. All’arrivo, poi, un panorama pressoché infinito è la giusta ricompensa.

Ascesa a Monte Campo: il percorso

L’imbocco del sentiero si trova nei pressi della chiesa di Santa Lucia a quota 1540 m s.l.m. La salita, di circa 1,5 km di lunghezza e circa 300 m di dislivello con arrivo a quota 1746 m s.l.m., si presenta subito abbastanza ripida ma non troppo impegnativa con solo il primo tratto più insidioso a causa del fondo per lo più roccioso. Se soffrite di vertigini tenetevi sul lato della parete rocciosa, qualche veduta potrebbe creare dei problemi.

Dopo poche centinaia di metri ci si inoltra nel bosco, tra faggi e abeti secolari. Il sentiero è largo e ben segnalato, non vi potete sbagliare con un minimo di attenzione.
L’ultimo tratto ha alberi più radi, si scorge qualche veduta in più, ultima delle quali la grande croce proprio sulla vetta di Monte Campo.

Arrivati in cima, poi, un panorama sconfinato che dalle vicine montagne arriva fino al mar Adriatico e da dove ammirare Capracotta e il suo territorio dall’alto.

Un’escursione che regala fascino ad ogni respiro e ad ogni veduta.

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