Montenero di Bisaccia, adagiato su una dolce collina, gode di un ampio panorama sulle verdi campagne circostanti e fino al mare. La storia è lunga, e parte addirittura dalla preistoria.

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Cenni storici

Riguardo le origini non si hanno notizie certe. Secondo alcuni le prime informazioni sarebbero riconducibili all’età neolitica. Il borgo ha poi avuto origine dal villaggio di Bisaccia, del quale ha conservato il nome ed i cui ruderi sono in parte ancora visibili ad un chilometro circa dall’abitato attuale. Il villaggio fu abbandonato a seguito delle invasioni barbariche. Gli abitanti si rifugiarono prima nelle grotte arenarie e successivamente iniziarono a stabilirsi sulla collina detta, appunto, “Monte Nero” per la fitta boscaglia che la ricopriva.

La notizia più antica di Bisaccia e di Montenero risale all’anno 872, quando faceva parte delle dipendenze dell’Abbazia di S. Maria a Caleno, nel vicino Gargano. Dal catalogo Borrelliano del 1187 si apprende che “Riccardus de Anglono (di Agnone, della famiglia Borrello) tenet Picatium (Petacciato) quod est feudum II militum, et Bisacium, et Montem nigrum quod est feudum II militum,…”. Nel 1315 il feudo di Montenero passò, per volere del re Roberto d’Angiò, al fratello Pietro, conte di Gravina. Nei secoli che seguirono molte furono le famiglie feudali a cui appartenne Montenero: i d’Artus, i Cantelmo, i Sangro, i Consalvo, i Carafa, i Caracciolo e, infine, i D’Avalos.

Cosa vedere

Tra i principali elementi del patrimonio architettonico del Comune figura la torre di Montebello, edificata intorno al XIII sec. Situata nella contrada omonima, a pianta quadrata, è a due piani collegati da una angusta scala a chiocciola. L’ingresso è elevato rispetto al piano di base ed è raggiungibile da una scalinata in muratura.

Gli edifici sacri da visitare sono l’antica chiesa parrocchiale di San Matteo Apostolo, che conserva un notevole organo costruito del 1740, ed il coro, del 1787, decorato ad intaglio, per opera di Francesco Mascia; la chiesa di Santa Maria Santissima di Bisaccia, edificata nel 1811 sui ruderi della cappella di Bisaccia, conserva un quadro molto antico, raffigurante la Madonna, appartenuto all’antica costruzione; le piccole chiese di Santa Maria del Carmine, San Giovanni Battista e Sant’Antonio Abate.

Da non dimenticare che Montenero è uno dei quattro comuni della costa. Ha infatti anche una zona “Marina” con ampie spiagge sabbiose e un porto di notevole interesse.

Di notevole interesse storico/geologico sono le grotte arenarie neolitiche che caratterizzano l’intera collina tufacea di Montenero ancora in parte utilizzate e che riprendono vita con il Presepe Vivente.
All’ingresso del paese, inoltre, da non perdere una passeggiata, anche qui storico/geologica, nel Parco dei calanchi, formazioni rocciose che nascondono reperti fossili di milioni di anni fa ed una chiesa rupestre.

Tradizioni e gastronomia

Molte manifestazioni vengono organizzate durante l’anno. La più suggestiva riguarda la rappresentazione del Presepe Vivente che si ripete ogni anno dal 24 dicembre al 6 gennaio nelle grotte arenarie. Tra le ricorrenze non religiose sono da ricordare il Carnevale, con la sfilata di carri allegorici e ad agosto l’Estate Montenerese. Tra le altre iniziative le più importanti sono la mostra nazionale dell’artigianato, la sagra della ventricina, la festa della trebbiatura e la festa del vino.

Fanno parte della gastronomia montenerese la porchetta e, soprattutto, la ventricina, gustoso e piccante insaccato tipico del luogo.

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