Morrone del Sannio, lo spione del Molise
Su un cucuzzolo a dominio della valle del fiume Biferno sorge un caratteristico paese che viene soprannominato lo “spione del Molise“. È Morrone del Sannio ed è impossibile non notarlo così arrampicato in alto. I panorami, neanche a dirlo, tolgono il fiato; ma c’è anche molto, molto altro!
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Cenni storici
Le origini sono certamente molto antico, come si può riscontrare dalle mura di cinta, dalle monete, dalle torri e dalle lapidi ritrovate nel territorio. La storia, infatti, inizia già dall’epoca romana, anche se la presenza del tratturo testimonia un utilizzazione del territorio già nei secoli precedenti. Successivamente fu feudo di diverse famiglie. In epoca normanna di Giuliano di Castropignano, durante gli Angioini di Bartolomeo di Capua mentre al termine del feudalesimo i titolari furono i Di Sangro.
Cosa vedere
Il paese, quasi totalmente ristrutturato a seguito del terremoto del 2002 di San Giuliano di Puglia, è molto curato con ampio utilizzo di pietra. Tra i vicoli tante casette curate con scorci davvero caratteristici. Bella è la chiesa di Santa Maria Maggiore in cui troviamo lavori lignei di elevato valore: una statua del Colombo e una composizione in stile gotico. Suggestivo è il chiostro del convento di San Nazario e magnifica è la badia di Santa Maria in Casalpiano, restaurata dopo il tremendo terremoto del 1456, con reperti archeologici di epoca romana.
Magnifici sono i panorami di cui si può godere soprattutto dalle zone più alte del paese con lo sguardo che può svariare dalle montagne del Matese, alla valle del Biferno e i vari paesi che vi si affacciano e fino al mare, con le Isole Tremiti facilmente visibili nei giorni più tersi.
Tradizioni e gastronomia
Piatto tipico è il favoloso “cetillo“, carota selvatica che viene lessata, fritta e macerata nel mosto cotto e poi condita con aceto. Tra le tradizioni, caratteristica è la processione a cui tutti partecipano in onore dell’Assunta.