Pescopennataro, nel verde dell’altissimo Molise
Nella punta nord della regione, a stretto contatto con l’Abruzzo, sorge un paese davvero caratteristico, con le sue rocce a strapiombo e le case incastonate, Pescopennataro. Posizionato su uno sperone roccioso, domina dall’alto dei suoi 1200 metri tutta la vallata del Sangro e, in condizioni di cielo limpido, non è raro riuscire a vedere la costa Adriatica.
Paese della pietra, in quanto terra natale di maestri scalpellini, e borgo degli abeti, Pescopennataro vanta un paesaggio di incredibile bellezza. Il comune fa parte dell’associazione “Borghi Autentici D’Italia”.
Continuate la vostra lettura per saperne di più e visitate i social per restare sempre aggiornati:
Cenni storici
Pescopennataro ha una storia antica da raccontare, storia che trasuda dalle pietre di cui sono fatte le case del paese; si ritiene sia stato fondato nell’XI secolo. Il nome deriva dal fatto di essere posizionato su una roccia (pesclum o peschio) e che questa abbia la forma appuntita (pinnata).
Nel 1811 è aggregata al circondario di Capracotta insieme a Sant’Angelo del Pesco, con cui forma un comune unico dal quale se ne distaccherà nel maggio 1816.
Cosa vedere
Elemento caratteristico del paese è la Chiesa Madre di S. Bartolomeo Apostolo risalente al 1654. L’opera più interessante è l’altare maggiore con parti in legno dorato. All’esterno si trova “Porta Di Sopra”, medievale, uno dei monumenti più caratteristici. Sulla sommità della roccia, invece, si possono trovare tracce di quello che era l’antico castello, oramai quasi completamente scomparso.
Altra chiesa è quella dedicata alla Madonna delle Grazie, ad unica navata, ma realizzata per dare l’impressione che ne avesse tre. Interessante è la statua di S. Antonio Abate, rappresentato con un cinghiale al posto del solito porcellino. Ancora da vedere è la Fontana di Piazza del Popolo, realizzata a metà del ‘700.
Essendo nel paese della pietra merita attenzione il Museo Civico della Pietra “Chiara Marinelli” che custodisce un’imponente collezione preistorica. Questo è suddiviso in due sezioni: una dedicata all’opera degli scalpellini di Pescopennataro, l’altra (sezione Pietra nei Secoli) è invece dedicata alla Preistoria e alla storia dell’arte della pietra.
Da menzionare è l’Eremo di San Luca che, anche se ricadente nel comune di Sant’Angelo del Pesco, viene utilizzato soprattutto dalla popolazione di Pescopennataro.
Nel territorio poi, oltre alla pietra, la fa da padrona la natura con il Bosco Dell’Impero – Parco di Pinocchio, le due Aree SIC, quella del Bosco della “Vallazzuna” e quella del Bosco degli “Abeti Soprani” e l’area attrezzata di “Rio Verde”. Da citare anche il tratturo “Ateleta-Biferno” e la Zona Umida dei “Laghi dell’Anitra”.
Dal Belvedere del Guerriero Sannita, infine, si gode un magnifico panorama con la raffigurazione, sulla roccia, proprio dell’antico e fiero guerriero
Tradizioni e gastronomia
La sera del 16 gennaio si festeggia Sant’Antonio Abate con l’accensione del tradizionale falò nella Piazza del Popolo.
Dal 1° luglio al 31 agosto si svolge l’estate pescolana caratterizzata da numerose attività comprese concorso di scultura live e mostra mercato della lavorazione della pietra. Settembre è invece dedicato alle celebrazioni in onore di San Luca Evangelista. Nel mese di dicembre, infine, si vive l’atmosfera natalizia grazie al presepe vivente per le vie del paese.
Protagonista della cucina locale è la carne, fresca o come salumi ma, tra i prodotti enogastronomici di maggiore qualità, va ricordato l’olio d’oliva grazie alla natura incontaminata e alla conformazione orografica del territorio.