Lucito: dal tratturo al rito del 1 maggio
Lungo la valle del Biferno molti sono i paesi che affacciano sul fiume. Uno di questi, sorto nei pressi del tratturo Celano-Foggia, è Lucito, uno dei primi che si incontra partendo da Campobasso per andare verso il mare. Piccolo ma ricco di curiosità accoglie un sito millenario ed un rito che lo accomuna con altri tre comuni molisani.
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Cenni storici
Lucito forse deriva dalla parola “lucus“, bosco, per ricordare il paesaggio prevalente nel territorio. Primo feudatario fu Bernardo di Lucito mentre nel 1455 il Re Alfonso d’Aragona diede il feudo a Salvatore e Tommaso di Sangro. Nel XVII secolo il territorio fu acquistato dalla famiglia Capecelatro, i quali furono anche gli ultimi feudatari.
Cosa vedere
Nel centro abitato vi sono palazzi quattrocenteschi: palazzo De Rubertis e il palazzo marchesale dei Capecelatro, che affaccia sulla piazza del paese, su tutti. Opera architettonica di alto valore è la chiesa di San Nicola di Bari dove è conservata una tavola del Santafede, raffigurante la Madonna del Rosario e quattro Santi. Vi è anche un dipinto del Brunetti, la Sacra Famiglia.
Nella parte più alta del territorio comunale (oltre 800m s.l.m.) passa il tratturo Celano-Foggia e su questo si trova un sito ricco di storia. Edificato su uno sperone roccioso (Morgia Sant’Angelo), sorge l’antico Monastero di Sant’Angelo in Altissimo del quale oggi, purtroppo, restano solo poche tracce.
Tradizioni ed eno-gastronomia
Principale manifestazione è il “Majje Dde Le Defenze” il rito primaverile del Maggio della Defensa, con un uomo che porta indosso una struttura metallica rivestita di fiori e piante in onore alla rinascita della primavera e per la speranza di un raccolto fruttuoso.
Riguardo le manifestazioni, a San Giuseppe si offre ai poveri del paese un pranzo composto da tredici pietanze. 11 e 12 maggio si festeggia San Nicola, patrono del paese con la festa che si svolge con una suggestiva fiaccolata (il giorno 11) durante la quale avviene l’incontro tra San Nicola ai monti e San Nicola in paese. Il giorno seguente si svolge la processione che conduce il Santo nella Chiesa dove resterà fino alla terza domenica di giungo.
Altra festa è il 16 agosto, nel giorno di San Rocco, in cui la parrocchiale risplende in tutta la sua magnificenza, soprattutto per la Messa solenne seguita dalla processione. Nel mese di agosto la Proloco Lucitese organizza varie manifestazioni tra cui il “Palio dei borghi lucitesi“, in cui le 4 contrade del paese (Civetta, Falco, Lepre e Volpe) si sfidano in giochi per la conquista di un gonfalone da tenere un anno.
Piatti tipici del luogo sono l’agnello con uova e formaggio (agnello cace e ove) e la “z’ppetta“, minestra di pomodori, peperoni, salsiccia e uova.