Macchia d’Isernia
Macchia d’Isernia: palazzo baronale e molto di più
Macchia d’Isernia, paese che si incontra sulla statale appena dopo (o appena prima) di Isernia, è noto ai più per il suo magnifico palazzo baronale che, anche se di proprietà privata, talvolta viene aperto per delle visite. Le sue viuzze, però, nascondono molto altro…
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Cenni storici
Non molte sono le notizie storiche su Macchia d’Isernia; l’abitato conserva la struttura medioevale, emerge sulla sommità del colle il castello attorno al quale sono le vecchie case in pietra grigia, più a valle ci sono edifici costruiti in epoche successive.
Molte famiglie nobiliari sono stati feudatari del territorio in cui lavoravano artigiani ed agricoltori che vivevano attorno alla residenza del signore. La cinta muraria attorno al palazzo è antica, il corpo centrale, ancora esistente, è, invece, rinascimentale.
Cosa vedere
Opera architettonica più rilevante è, come detto in apertura, il Palazzo Baronale. Esso poggia le sue fondamenta su una precedente fortezza di epoca normanna. L’edificio presenta le tipiche massicce pareti delle fortezze medievali ma la successiva trasformazione in dimora residenziale le ha fatto perdere l’originaria funzione difensiva, ingentilendone l’aspetto.
All’ingresso principale, posto lateralmente alla piazza, si giunge varcando un imponente portale che conserva ancora oggi le tracce dei sostegni in legno sui quali era innestato il meccanismo di sollevamento del ponte levatoio. La corte interna, trapezoidale, presenta una scalinata rinascimentale che porta al piano nobile, ora abitato dai proprietari e dove merita menzione la cappella patronale, nella quale sono conservate reliquie di santi e documenti di notevole interesse storico.
Altro elemento da menzionare è la torre quadrangolare situata sul lato occidentale del palazzo: più alta del palazzo, si sviluppa su cinque livelli e accoglie, in sommità, uno splendido rosone in laterizi.
Anticamente sul torrente Lorda, confine della Contea di Molise, vi era una lapide su cui era segnato il pedaggio da pagare; la custodia di tale ponte era stata data al feudatario di Macchia ai tempi di Ferdinando il Cattolico.
Tradizioni e gastronomia
E’ ancora viva la tradizione di festeggiare San Biagio, San Nicola e la Santissima Trinità. Appuntamenti più importanti sono la rappresentazione del presepe vivente nel periodo natalizio, la “sagra del vino pentro” e la “festa dell’uva” a settembre. Da menzionare il Macchia Blues, rassegna musicale di notevole interesse nata nel 1996. In ultimo il Rock ‘n’ food, rassegna musicale-gastronomica nata nel 2017.