Curve tra le colline, ulivi, campi coltivati digradanti verso il basso Molise. In questo scenario fa capolino Montelongo che, tra vicoli e case, racchiude storie da tramandare.

Ci troviamo in un territorio dove si intrecciano testimonianze politiche e religiose, dove lo spopolamento rimane un fenomeno preoccupante per il tessuto sociale e dove il mare fa capolino all’orizzonte nelle giornate più limpide e tranquille. 

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Cenni storici

Montelongo anticamente era un borgo sorto nel territorio dei Frentani di cui Larino (Ladinod) ne era la capitale. Poi con i Normanni nacque il Castro di Montelongo dovuto al fenomeno dell’inurbamento voluto dai Vescovi e dai Longobardi intorno al XI-XII secolo. Ciò comportò la sparizione delle celle benedettine nel territorio e la comparsa delle parrocchie nei borghi. Con lo sviluppo demografico e la nascita di nuovi quartieri fuori le mura, nel 1700 Montelongo si ritrovò ad essere diviso, territorialmente e culturalmente, in tre contrade: la Terra, la Costa e la Croce.

La divisione, diventata conflittuale, era dovuta alla presenza di diverse etnie, come quella dei bizantini, dei latini, degli spagnoli e degli schiavoni. Le cinque contrade di Montelongo, due delle quali nate fra il 1800 ed il 1900, nel giorno del 16 agosto gareggiano nel Palio delle Contrade, evento principale del paese.

Cosa vedere

Nel borgo di Montelongo non sono numerosi i monumenti da visitare ma uno che consigliato da ammirare è la Chiesa di San Rocco, soprattutto in occasione della festività del Santo Patrono il 16 agosto. Si presume sia stata costruita dagli Schiavoni che intorno al 1500 si erano stabiliti fuori le mura del paese. e successivamente ampliata.

Inoltre si possono vedere la Chiesa di Santa Maria ad Nives, edificata nell’Alto Medioevo, e la cappella di Santa Maria delle Rose a Saccione.

Tradizioni e gastronomia

Come in ogni piccola realtà molisana, le tradizioni e le feste popolari caratterizzano l’attrazione principale del borg. Il Palio delle Contrade è quella per antonomasia, la più coinvolgente dell’anno dove le cinque contrade gareggiano in totale con venti cavalli. È un evento legato alla festività del Santo Patrono San Rocco il cui vincitore si decreta tra i cavalli che hanno compiuto il giro prestabilito nel minor tempo possibile.

Altro evento interessante è quello della festa di Sant’Antonio, per il quale vengono allestiti carri decorati di fiori trainati da due buoi e successivamente fatti sfilare durante la processione del Santo.

Tra i piatti della tradizione culinaria montelonghese troviamo la focaccia di granoturco con fagioli, panecotto con cipolla, olio e peperoncino, e l’acquasale.

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